Uno degli sport più gettonati in spiaggia, e purtroppo anche sottovalutati, è il beach volley. Un grande classico di chi lo pratica è farsi male all’estremità di un dito, normalmente a causa della palla che finisce sulla punta. Si parla allora di dito insaccato. Anche le ferite e lacerazioni conseguenti alle cadute sulla sabbia sono piuttosto frequenti. Ma possono subentrare anche problemi più seri. “Questo sport può causare problemi principalmente alle donne che, disponendo di una potenza legamentosa inferiore rispetto agli uomini, soffrono maggiormente di distorsioni e si infortunano con una percentuale maggiore” spiega l’esperto.
Attenzione anche alle partite di calcetto. Se il piede resta “bloccato” nella sabbia si può andare incontro a una frattura della caviglia o a un trauma al tendine rotuleo, il tendine laterale del ginocchio. Senza dimenticare che i calciatori possono prendere delle botte in varie parti del corpo e sviluppare quindi degli ematomi. Se il colpo è al naso, si può verificare un’epistassi, ossia una perdita di sangue dalle narici.
Se ci si fa male mentre si gioca o ci si allena in spiaggia, è importante interrompere immediatamente ogni attività e applicare sulla parte dolente del ghiaccio e una fasciatura per bloccare l’ematoma. Non cercare, invece, di muoversi a forza e non bloccare l’articolazione. Se la situazione non migliora o si prova molto male meglio andare al pronto soccorso.