E' nei primi 1000 giorni di vita che si inizia a prevenire l'obesità, una vera e propria emergenza di salute se si considera che in Italia a 9 anni un bambino su 10 è obeso, 2 su 10 sono in sovrappeso e circa il 50% degli adolescenti obesi rischiano di esserlo anche da adulti. Gli adulti obesi sono 6 milioni nel nostro Paese, 20 milioni quelli in sovrappeso. Allattamento al seno, svezzamento, no a sale e a zuccheri aggiunti sono tra le regole principali da seguire nei primi due anni di vita per prevenire sovrappeso e obesità e quindi l'insorgere di patologie da grandi.
A questo si aggiunge, come regola che vale a ogni età, mangiare secondo i dettami della dieta mediterranea e fare attività fisica per almeno 60 minuti tutti i giorni. A evidenziarlo sono i pediatri, che proprio all'obesità hanno dedicato delle linee guida, una "Consensus su diagnosi, trattamento e prevenzione dell'obesità del bambino e dell'adolescente". A realizzarla la Società Italiana di Pediatria (Sip)e quella di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp)."La Consensus conferma che l'obesità infantile è un fenomeno dilagante e persistente", spiega il Presidente Sip Alberto Villani.
"La prevenzione e la cura dell'obesità e delle sue complicanze rappresentano un obiettivo prioritario dell'agenda sanitaria del Paese, anche per ridurre i costi che l'Ssn dovrà sostenere per la cura e l'assistenza di adulti con patologie croniche associate". "È indubbio - aggiunge il ministro della Salute Beatrice Lorenzin- che l'adozione di un regime nutrizionale appropriato, come pure di un corretto stile di vita, costituisca un obiettivo fondamentale da raggiungere per il benessere e la salute complessiva del bambino di oggi ma anche e soprattutto un utile investimento per l'adulto di domani".
Ciò che più preoccupa sono proprio le complicanze: un bambino obeso su 20 ha la glicemia elevata, circa 1 su 3 ha già il fegato grasso, il 10% ha valori di pressione superiori alla norma e più del 30% ha valori di trigliceridi e colesterolo LDL elevati e colesterolo HDL (quello 'buono') ridotto. Anche il diabete fa sempre più la sua comparsa precoce. Partire dalla dieta, a iniziare quella della mamma, e coinvolgere le scuole è un imperativo necessario. "Alcuni provvedimenti legislativi - aggiunge inoltre Villani- possono creare condizioni che facilitano scelte salutari, quali favorire l'accesso ai cibi sani, scoraggiare il consumo di cibi ipercalorici e implementare la qualità del trasporto pubblico e la sicurezza stradale con la costruzione di piste ciclabili e pedonali nei centri urbani".