NEWS

Sindrome dell'ovaio policistico. Come riconoscerla!

 

Per questo motivo, in fase diagnostica, assume importanza fondamentale il colloquio preliminare con la donna, per registrare sintomi e progressione evolutiva degli stessi e per cogliere con maggiore precisione ogni stato di alterazione ormonale subito dal soggetto. A livello ormonale, ad esempio, si assiste spesso ad una crescita anormale dei livelli di testosterone, androstenedione e DHEAS (altri due ormoni androgeni), fattori comuni eppure solo indicativi per una diagnosi di Ovaio Policistico, che infatti non potrebbe venire scartata a priori in caso di dosaggi ormonali nella norma.

Il quadro conoscitivo attuale non consente di risalire con assoluta certezza alla causa scatenante di questa sindrome, che sembra generarsi per la contemporaneità di intervento di diversi fattori, con la tendenza diffusa ad innescare un’escalation di meccanismi patogenetici più o meno gravi.

Tuttavia, da un’analisi attenta e approfondita della ricca casistica riguardante il tema “diagnosi Ovaio Policistico”, si evince che nella quasi totalità dei pazienti affetti da PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico) si riscontrano con rilevante frequenza i seguenti disturbi endocrinologici:

  • Irregolarità mestruali (oligomenorrea, amenorrea, metrorragie, infertilità), interessano l’80% dei casi: tipiche della pubertà, iniziano gradualmente con cicli sempre più distanziati l’uno dall’altro fino a sfociare nell’amenorrea permanente.
  • Iperandrogenismo (irsutismo, acne, alopecia), coinvolge il 60% dei soggetti: è spesso accompagnato da irsutismo, ossia la comparsa anomala di peli in zone atipiche per il corpo femminile (labbro superiore, mento, solco intermammario, avambracci, linea alba, cosce e gambe.

Seborrea ed acne si legano invece ad una iperstimolazione delle ghiandole sebacee dovuta ad un’eccessiva concentrazione di androgeni. La conseguenza diretta è una produzione sovrafisiologica di secreto che sfocia in un’occlusione dei dotti e nella formazione di pus all’interno dei pori.

Leggermente più raro il sintomo dell’alopecia, che rispetto a quella tipica maschile si estende a tutto il cuoio capelluto, provocando una diminuzione della densità follicolare e del diametro del capello.

  • Obesità, affligge il 50% dei malati. Nella maggior parte dei casi è associata alla sindrome da insulinoresistenza, caratterizzata dalla bassa sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina, causa scatenante dei fenomeni di diabete.

Inoltre, in fase di diagnosi, l’Ovaio Policistico non consente di trascurare un’altra categoria di disturbi, quelli metabolici, identificabili soprattutto in diabete mellito, intolleranza glucidica, dislipidemie, difetti fibrinolitici, ipertensione. Tali alterazioni metaboliche diventano più evidenti (e quindi più facilmente riscontrabili) con l’avanzare dell’età, prevalentemente in fase di menopausa, con allarmante aumento del rischio cardiovascolare per le donne affette da Sindrome dell’Ovaio Policistico.

Da quanto espresso finora si evince chiaramente che la presenza di un singolo sintomo rimane sempre indice necessario ma non sufficiente per completare una Diagnosi Sindrome Ovaio Policistico, considerando inoltre che alcuni di questi segni diagnostici possono essere riscontrati anche in altri disordini clinici: per questo motivo nel caso specifico della PCOS si parla di diagnosi per esclusione.

@maria teresa carrozzo

Centro fisioterapico neurologico e riabilitativo

STUDIO ORTOKINESIS
Via Puccini 26, Lecce
Tel 0832.347731

Accreditato con il Sistema Sanitario Regionale

Centro
Diagnosi
per immagini

STUDIO ORTOKINESIS
Via Stazione 28, Carmiano (Le)
Tel 0832.606087

Accreditato con il Sistema Sanitario Regionale

Ambulatori specialistici fisioterapia

STUDIO ORTOKINESIS
Via S. Isidoro 2, Copertino (Le)
Tel 0832.947686

Laboratorio Analisi

Via Regina Elena 57, Trepuzzi (Le)
Tel 0832.760130

Accreditato con il Sistema Sanitario Regionale