Tra i problemi ano rettali più’ comuni troviamo la stitichezza
La stitichezza e’ definita come la riduzione di scariche alvine o la difficoltosa evacuazione di feci dure e se prolungata nel tempo si definisce cronica.
La stipsi e’ caratterizzata dalle feci presenti in ampolla rettale per lungo tempo, determinando disidratazione, indurimento, fermentazione e produzione di gas.
Le cause della stitichezza possono essere: emotive, alimentari, anatomiche, posturali. Le persone sottoposte a interventi chirurgici (emorroidi, ragadi, fistole anali, lacerazioni) possono avere evacuazione dolorosa, inducendo la persona a trattenere per non sentire piu’ il dolore.
I sintomi sono:
- Sensazione dell’ampolla rettale mai vuota.
- Spinta difficoltosa durante l’evacuazione.
- Bisogno impellente di defecare che scompare quando ci si e’ recati in bagno.
- Peso costante a livello dell’ano.
- Pancia gonfia e dura.
Le spinte eccessive nella persona stitica, se prolungate nel tempo, possono provocare effetti secondari quali: l’abbassamento degli organi pelvici la dissinergia perineale e l’indebolimento addominale.
Una complicazione della stipsi e’ la formazione del fecaloma, ovvero una massa grossa e dura di feci che si accumulano e non riescono a passare all’esterno. Bisogna prestare molta attenzione in questi casi, soprattutto nei bambini, in quanto la mucosa intestinale tende a lacerarsi e sanguinare.
In questi casi i sintomi possono essere:
- Dolore addominale.
- Pancia gonfia e dura.
- Addome molto teso e doloroso alla palpazione.
- Vomito.
Una stipsi cronica bassa e’ associata ad un perineo che non funziona bene e nel tempo la situazione tende ad aggravarsi. Attraverso la riabilitazione e’ possibile insegnare tecniche di rilassamento, l’apertura dello sfintere e l’allineamento del canale anale.