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Quali sono i sintomi del MAL DI NATALE? Chi è più a rischio!

Mal di testa, mancanza di appetito, difficoltà nel sonno, questi possono essere i sintomi di una depressione in questo caso legata alle festività, i sintomi sono in genere di breve durata e solitamente scompaiono con la ripresa della tanto odiata routine quotidiana.

 

 

Le persone più a rischio sono coloro che si trovano da sole, perché il Natale richiama anche il concetto di famiglia e collettività ed è questo che può far emergere i sentimenti di solitudine e tristezza.

Però non è detto che chi si trova in compagnia sia invece immune!

Anche la compagnia di persone che si vedono solo a Natale e con cui magari si ha un semplice rapporto di formalità e quindi il conseguente obbligo di “buon viso a cattivo gioco” e del sentirsi felici e coinvolti a tutti i costi può trasformarsi da situazione positiva a disagio psicologico.

Essere poi circondati da tanta gioia, serenità ed atteggiamenti festosi ed avere invece nel cuore un umore nero magari da mesi e mesi… è come se lo rendesse ancor più pesante.

Non a caso il periodo pre e post Natalizio è quello con il maggior tasso di suicidi, a dimostrazione che non si riesce a sopportare il dovere di felicità per chi non ce l’ha nel cuore.



Depressione e Natale. Che strano connubio!

Chi lo ha detto che il natale sia per tutti un lieto evento? Per alcune persone le feste possono suscitare vissuti depressivi e ansiosi, specie il natale. E’ stato riscontrato statisticamente come durante il periodo natalizio aumentino le richieste di aiuto psicologico poiché, per le persone già sofferenti, si acuiscono i pensieri depressivi e ansiosi. Questa statistica merita attenzione e le dovute considerazioni. Non sempre l’aria di festa, di allegria e di famiglia viene vissuta con spirito gioioso e, spesso, le persone si trovano a fare i conti con sensazioni interiori di tristezza e solitudine, di ansia e senso di soffocamento. Tali sono le risposte emotive ad un clima di forzata ed imposta felicità.

Se si facesse una piccola statistica degli argomenti che i pazienti portano in psicoterapia le settimane che precedono le feste di natale risalterebbe in modo significativo la prevalenza di una miscellanea di emozioni che spaziano dalla depressione all’ansia. Sentimenti di malinconia, sensazione di abbandono e di solitudine, ansia, panico, disagio sociale, senso di inadeguatezza sono i principali vissuti che talune persone possono provare in previsione di e durante questo periodo. Chi vive stati d’animo depressivi e ansiosi non sempre ne riconosce il motivo e, spesso, non se ne capacita poiché, come vuole la logica, ci si aspetterebbe un adeguamento automatico all’atmosfera spensierata circostante. Non riconoscendone la motivazione, si fatica anche ad ammettere a sé stessi che possa esserci una correlazione tra il proprio disagio e la festività.

E’ così strano provare sentimenti negativi di fronte ad un evento gioioso, perché succede?

Nella cultura occidentale, il natale assume il significato della festa della famiglia poiché, secondo tradizione, ci si riunisce insieme ai propri congiunti ritrovando e fortificando il senso di unione ed affetto. Per le persone che si trovano ad affrontare una situazione particolarmente difficile come coloro che hanno subito una perdita dei legami familiari, per gli emarginati, per chi vive una separazione matrimoniale e chi una lontananza fisica o affettiva, oppure ancora per coloro che si trovano nella situazione di famiglia allargata in cui, talvolta, viene a mancare il senso di intimità e di raccoglimento, il vissuto di solitudine può rendere maggiormente evidente una condizione di disagio psichico.

Se di base è già presente una lieve depressione dovuta ad una particolare situazione che si sta vivendo, questa potrebbe diventare più acuta proprio nel momento in cui ci si trova a contatto con il natale, ricorrenza che ci viene trasmessa come la festa in cui devono obbligatoriamente trionfare la famiglia, gli affetti e l’unione.

Ciò ci fa rendere conto di quanto noi tendiamo a subire i significati proposti dalla cultura in cui siamo inseriti senza poterci permettere una nostra personale elaborazione.

E’ importantissimo cogliere le proprie emozioni. Darsi il tempo per capire e riflettere senza mai sottovalutare il disagio che si prova, chiedere aiuto ad uno specialista che con le sue competenze permette di entrare maggiormente a contatto con sé stessi significa darsi una grande opportunità: significa potersi liberare di certi stati d’animo sgradevoli e opprimenti per poter ridimensionare o eliminare certi vissuti di depressione e angoscia e per poter vivere meglio e più liberamente, anche il natale!

#mariateresa carrozzo

LA TECAR TERAPIA. SU QUALI PROBLEMATICHE AGISCE?

La Tecar terapia

Quante volte abbiamo sentito parlare dell’utilizzo della “TECAR” senza mai sapere esattamente di che cosa si trattasse? Scopriamolo insieme!!

Che cos’è e come funziona la Tecar terapia?

Si tratta di una recente metodica riabilitativa utilizzata in diverse branche del campo fisioterapico.
La tecar terapia trasferisce energia ai tessuti senza la somministrazione di energia radiante dall’esterno, ma inducendo all’interno dei tessuti alcune correnti di spostamento attraverso il movimento alternato delle cariche elettriche naturali, presenti nel nostro corpo sotto forma di ioni.

Questo spostamento di cariche elettriche stimola i tessuti producendo calore dall’interno del nostro corpo, determinando un maggior afflusso di sangue nella zona colpita (vasodilatazione) e quindi l’eliminazione dei prodotti di scarto e d’infiammazione riducendo il dolore fino ad eliminarlo.

In parole povere stimola processi naturali del nostro organismo (antinfiammatori), consentendo una maggior velocità di guarigione ed un ripristino delle funzioni fisiologiche.
La sostanziale differenza con le altre forme di termoterapia è che il calore viene generato direttamente dall’interno del tessuto e non portato dall’esterno.

È dolorosa la Tecar terapia?

Assolutamente no, ciò che percepisce il paziente è solo un piacevole calore.

Per quali problemi è indicata?

Le indicazioni terapeutiche della Tecarterapia sono molteplici:

  • Distorsioni ed edemi
  • tendiniti e borsiti
  • lesioni muscolari, tendinee e legamentose
  • traumi contusivi
  • traumi ossei e osteoarticolari
  • riabilitazione post-chirurgica
  • cervicalgie e cervicobrachialgie
  • lombalgie e lombo-sciatalgie
  • meniscosi e lesioni meniscali (es. del ginocchio)
  • algie croniche
  • capsulite adesiva
  • condropatia femoro-rotulea
  • sindrome pubalgica
  • coxartrosi e gonartrosi
  • fascite plantare…

Rivolgiti quindi al tuo fisioterapista che saprà impostare al meglio un programma di riabilitazione e recupero ideale per te, coadiuvato anche dall’utilizzo della tecar terapia

INCONTINENZA URINARIA E FISIOTERAPIA. COME RISOLVERE UN FASTIDIOSO PROBLEMA

Incontinenza urinaria e fisioterapia

Ti capita mai di avere perdite involontarie di urina quando sollevi un peso, quando tossici o starnutisci oppure di avere urgenza di mingere ma con uno stimolo non procrastinabile nel tempo?

NON TI SPAVENTARE: L’INCONTINENZA SI PUÒ RISOLVERE!!

Cosa aumenta la probabilità di soffrire di incontinenza urinaria?

  • Età
  • Gravidanza e Parto
  • Menopausa
  • Abuso di caffeina, alcool o fumo
  • Scarsa attività fisica, sovrappeso, obesità
  • Interventi chirurgici delle basse vie urinarie (es. prostatectomia…)
  • Interventi chirurgici al rachide lombare (es. ernia al disco…)

Il grande protagonista della situazione: IL PAVIMENTO PELVICO

La zona genito-urinaria-anale che è delimitata dal pube anteriormente e dal coccige posteriormente corrisponde al pavimento pelvico. Questo pavimento si compone di muscoli che vanno a formare una struttura che potremmo definire “amaca” sulla quale poggiano gli organi pelvici.

Tra questi muscoli il più forte ed importante è l’elevatore dell’ano che oltre a sostenere gli organi pelvici garantisce la continenza urinaria ed anale. La cosa importante è che questo muscolo è in grado di contrarsi in modo volontario ed è per questo che POSSIAMO ALLENARLO!!

Come allenarlo? Fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico

Negli ultimi decenni da numerosi studi scientifici è stato dimostrato che la fisioterapia e la riabilitazione del pavimento pelvico rappresentano il primo approccio terapeutico per la cura dell’incontinenza urinaria.

Il vostro fisioterapista saprà impostare il piano riabilitativo più adatto a voi che consisterà in esercizi terapeutici per il miglioramento della muscolatura del pavimento pelvico, nonché tecniche manuali di rilassamento dell’addome, rieducazione posturale ed eventuali esercizi respiratori.

Il percorso riabilitativo prevede 3 fasi:

  1. PERCEPIRE 
  2. ALLENARE 
  3. AUTOMATIZZARE

Dietro a questo sintomo si celano molto spesso imbarazzo, disagio e frustrazione per il timore che le perdite possano essere percepite da chi ci circonda. Questo comporta
un’isolamento dalle attività sociali e dalle relazioni personali.

Rivolgiti il prima possibile al tuo fisioterapista per risolvere questo problema e vivere in armonia con il tuo organismo.

Evitare ansie e dedicarsi agli hobby per scacciare la malinconia delle feste

Nel periodo delle feste chi è incline a depressione può peggiorare. Cause: ansia per i regali, contatto con persone sgradevoli, bilancio di un anno andato male. Non obbligarsi a fare ciò che si deve solo perché è Natale

 

Il periodo delle festività tra Natale e Capodanno, nonostante dovrebbe essere per tradizione motivo di gioia e serenità, rischia spesso di trasformarsi in occasione di tristezza, quasi una temporanea depressione. Questa sensazione di malinconia, che gli americani amano definire “Christmas blues”, trasforma il periodo delle feste, rabbuiandone il significato più autentico di convivialità. Senza considerare che, di fronte alla felicità altrui, questo smarrimento può acuirsi ancora di più. Un'analisi di questo “mood” è riportata di seguito e tratta da Humanitasalute, con le esaurienti spiegazioni del dottor Paolo Amami, neuropsicologo e psicoterapeuta dell’ospedale Humanitas.




«Bisogna distinguere - spiega Paolo Adami - tra chi è più predisposto a soffrire di depressione e chi invece si trova per un motivo particolare a vivere con un po’ di avvilimento le feste di Natale e di fine anno. Di Christmas blues si è cominciato a parlare circa 30 anni fa quando gli psicologi americani notarono come, a ridosso delle feste di Natale, molti pazienti affetti da depressione avvertissero un aggravamento dei sintomi. Di conseguenza aumentavano le visite dagli psicologi e i ricoveri».

Il Natale può amplificare le emozioni come ansia e depressione
«Il Natale - sottolinea lo specialista - può funzionare come una sorta di amplificatore, soprattutto nei soggetti più inclini alla depressione. Molti vivono una sorta di senso di colpa per non riuscire a essere felici come chi li circonda. C’è una sorta di imposizione a essere sorridenti e disponibili durante le feste di Natale, cosa che invece per alcune persone può diventare fonte d’angoscia e sofferenza. Nei soggetti che soffrono di depressione o che sono a maggiore rischio per questo tipo di disturbo le feste natalizie sono un periodo critico in cui i sintomi potrebbero esacerbarsi».

Ma non è solo la depressione a poter “esplodere” durante le festività natalizie. «Si possono avvertire - continua il dottor Paolo Adami - anche stati d’ansia dovuti, ad esempio, all’obbligo della convivialità, al cosiddetto “stress da regalo”, al dover organizzare feste, pranzi e visite da amici e familiari. Ad esempio si può vivere male la presenza di una persona che invece non si vorrebbe vedere».

Ma come accennato non sono solo le persone inclini alla depressione a poter soffrire di malinconia natalizia. Uno stato d’animo di vaga tristezza può rabbuiare l’umore di chiunque per i più disparati motivii. «Le feste di Natale - prosegue l'esperto - arrivano a fine anno e un bilancio non proprio positivo dei mesi trascorsi può deludere e gettare nello sconforto. Oppure chi sta attraversando un periodo difficile sul piano affettivo, ad esempio una separazione o un divorzio, o su quello lavorativo e finanziario, può sentirsi più solo, senza prospettive, e dunque più triste».

Cosa poter fare per contenere la malinconia natalizia?
«La prima cosa da fare - suggerisce l’esperto - è cercare di capire perché ci si sente giù e se magari sia necessario rivolgersi a uno specialista. Per chi sente il peso delle tradizioni natalizie è importante saper dire qualche no e non costringersi a fare quello che si deve solo perché “è Natale”. Piuttosto cercare di dedicarsi alle cose più piacevoli e alle attività più coinvolgenti».

FISIOTERAPIA & RIABILITAZIONE

La fisioterapia interviene nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione di quelle condizioni cliniche caratterizzate da dolore o limitazione funzionale, derivanti da eventi patologici di diversa natura (come ad esempio traumi, interventi chirurgici, disfunzioni muscolo-scheletriche, eventi neuro-vascolari). Il professionista specializzato in questa disciplina è il fisioterapista, dottore in fisioterapia a seguito del completamento del corso di laurea corrispondente. Basata sull’approccio manuale, la fisioterapia prevede l’utilizzo di tecniche e metodi di trattamento volti all’aumento del movimento e della forza muscolare, alla riduzione del dolore e più in generale al ritorno ai normali gesti di tutti i giorni.

I nostri fisioterapisti intervengono in caso di dolori articolari e alla colonna vertebrale, sia acuti che cronici, aiutando inoltre la gestione di situazioni in cui si presenti una limitazione di movimento di varia natura, ad esempio a seguito di un intervento chirurgico, in presenza di gonfiori o edemi post-traumatici o post-intervento. I servizi offerti dal nostro centro includono inoltre trattamenti muscolari di avvicinamento alla gara sportiva e recupero post-gara.

Basando il proprio lavoro su attente valutazioni cliniche, il terapeuta fisserà, in accordo con il paziente, i principali obiettivi di recupero, proponendo un programma di riabilitazione personalizzato sul singolo paziente. Quando necessario, inoltre, il professionista proporrà l’uso di tutori, ausili o bendaggi funzionali, utili al recupero corretto del movimento, supportando in questo modo l’attività terapeutica svolta all’interno di ogni specifica seduta.

Endocrinologia: la correlazione tra mente e tiroide

La tiroide e’ una ghiandola endocrina a forma di ‘H’, o farfalla, posizionata nella regione anteriore del collo, davanti alla trachea. Con un peso di circa 20 grammi nell’adulto, ha dimensioni modeste, malgrado ricopra un ruolo fondamentale per il nostro benessere. Intanto si e’ da poco conclusa la Settimana mondiale della tiroide, nel corso della quale sono emersi nuovi dati: piu’ di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi della tiroide. In Italia ne soffre una persona su 5, ovvero un milione di persone; ma se si contano anche i potenziali pazienti tiroidei – fanno sapere gli esperti – arriviamo a circa 10 milioni. Per saperne di piu’ la Dire ha intervistato l’endocrinologo Piernicola Garofalo.

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Check-Up Donna Over 40

Il laboratorio Salus- Ortokinesis,  sempre attento alla salute e alla prevenzione propone una serie di check-up per tenere sotto controllo, almeno 1 volta all’anno, la propria salute. Questi, se ripetuti ciclicamente, fanno si che la prevenzione possa migliorare lo stato di salute e il proprio stile di vita, aiutando anche a diagnosticare in tempo utile diversi problemi che, se non trattati, potrebbero degenerare.

La Microbiologia. Cosa è?

La Microbiologia è quella branca della Biologia che si occupa dello studio dei Microrganismi. Essi sono organismi formati da una sola cellula di dimensioni assai piccole.
Il materiale organico (urine, feci tamponi, etc.) che il paziente consegna al Laboratorio viene “coltivato” su terreni favorevoli alla crescita dei batteri ed incubato per 24 ore ad una temperatura di 37°. Se, dopo tale intervallo di tempo, la crescita risulta positiva si procederà all’identificazione del microrganismo ed all’antibiogramma (per conoscere la sua sensibilità agli antibiotici) con un’ulteriore incubazione di 24 ore.

Markers Tumorali

  I marcatori tumorali presenti nel sangue sono sostanze, per lo più proteine, che possono essere presenti nell’organismo anche in condizioni diverse dal cancro ma che alcune cellule tumorali producono in quantità molto superiori alla norma. Per questo possono indirizzare o confermare una diagnosi, anche se difficilmente sono sufficienti a dimostrarla in assenza di altri elementi.

In alcuni casi questi test possono essere utili anche per seguire in maniera poco invasiva l'andamento della malattia o individuare precocemente una sua ripresa dopo una fase di remissione. Nessuno dei test attualmente disponibili è tuttavia consigliato come screening per la diagnosi precoce in assenza di disturbi che facciano sospettare la malattia. È infatti importante ricordare che alcuni di questi esami possono risultare positivi per ragioni diverse dal cancro e che, viceversa, è possibile avere un tumore senza che il corrispondente marcatore risulti elevato.

Immunologia e Allergologia. Di cosa Parliamo?

L’Immunologia è la scienza che studia i processi di difesa dell’organismo contro l’aggressione o il contatto con sostanze estranee.
Il termine immunità si riferisce a tutte le reazioni dell’organismo che hanno come fine l’eliminazione degli agenti estranei. Una risposta immune avviene ogni qual volta un antigene viene a contatto con un anticorpo. In alcuni casi le reazioni di difesa hanno

 

una risposta funzionale

 

 

inadeguata o violenta. Queste reazioni sono dette allergie o ipersensibilità.

L’Allergologia è una branca dell’immunologia che studia tutte quelle reazioni che l’organismo manifesta quando viene a contatto con particolari sostanze: allergeni.

Ematologia e Coagulazione: cosa sono?

L’Ematologia è la disciplina medica che si occupa dello studio, della fisiologia e della patologia del sangue e degli organi che lo producono.

Con il termine di coagulazione si intendono quei processi in cui intervengono vari meccanismi fisiologici, in stretta connessione tra loro, che hanno lo scopo di arrestare la fuoriuscita del sangue dall'albero circolatorio.

Aumento vertiginoso in Italia delle malattie sessualmente trasmesse

Aumento vertiginoso in Italia delle malattie sessualmente

trasmesse: sifilide +400%. Scarsa consapevolezza del rischio Hiv

tra gli over 50

L’allarme lanciato dal 56° Congresso nazionale dell’Associazione dei dermatologi ospedalieri che si è concluso oggi a Roma. Secondo l’OMS ogni anno l’impatto di quattro MST, tra le più diffuse, corrisponde a 498,9 milioni di nuovi casi. Questo vuol dire che nel mondo oltre un milione e mezzo di persone ogni giorno si ammala per una di MST. Qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto tra partner non monogami è potenzialmente pericoloso.

21 OTT - Sono più di 20 gli agenti patogeni tra batteri, virus, funghi e parassiti che possono rendere meno piacevole l’attività sessuale, rendendo ogni rapporto non protetto un rischio per la salute a breve e lungo termine.
 
Eppure le Malattie Sessualmente Trasmesse (MST) sono sempre più diffuse con il riemergere di patologie che sembravano scomparse, in primis la sifilide che in Italia è cresciuta di oltre il 400% dal 2000, ma anche la gonorrea che ha visto quasi raddoppiare i casi in Europa tra il 2008 al 2013.
 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno l’impatto di quattro MST, tra le più diffuse, corrisponde a 498,9 milioni di nuovi casi. Questo vuol dire che nel mondo oltre un milione e mezzo di persone ogni giorno si ammala per una di MST.
 
Di questo si è parlato durante le giornate del 56° Congresso ADOI che si è concluso oggi a Roma.
 
In Italia secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi anni i casi di MST sono sempre aumentati, passando dai circa 3500 del 2006 ai circa 6500 del 2013. Un aumento registrato soprattutto tra gli italiani e i maschi. Oggi ad aumentare sono soprattutto malattie batteriche come le infezioni da Chlamydia trachomatis e la sifilide, ma anche quelle determinate da virus; come i condilomi acuminati dovuti ad alcuni tipi di HPV e le epatiti da virus A o C. Per non parlare poi dell’infezione da HIV, oggi diventata la più importante malattia a trasmissione sessuale per le sue rilevanti implicazioni cliniche e di spesa sanitaria e i cui nuovi casi non accennano a diminuire nel mondo occidentale, Italia compresa.



 
“In Europa, dalla metà degli anni ’90 alcune MST hanno trovato ‘terreno fertile’ per espandersi dopo un decennio di declino dei trend epidemiologici, soprattutto nelle grandi metropoli e in alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio (ad esempio, i maschi omosessuali)” spiega il Professor Antonio Cristaudo, Presidente del 56mo Congresso ADOI dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri, Negli ultimi anni poi questa crescita è stata amplificata dalla facilità degli incontri sessuali occasionali dovuta all’utilizzo di Internet e delle App”.
 
Qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto tra partner non monogami è potenzialmente pericoloso per contrarre una MST. Stiamo assistendo anche ad una minore percezione del rischio HIV da parte della popolazione over 50 e anziana che riceve una diagnosi tardiva nei centri clinici come il nostro, nel 63% dei casi (contro il 47% dei più giovani) e con segni di infezione avanzata. Le ragioni? Mancanza di consapevolezza, sottostima del rischio, carenza di campagne di sensibilizzazione ad hoc su queste fasce trascurate della popolazione sessualmente attiva” continua il Professor Cristaudo “questo nonostante il beneficio dato dal trattamento precoce delle persone con l’infezione che limita molto la diffusione del virus ad altri soggetti e cronicizza la malattia. In totale sono 30mila i nuovi casi ogni anno in Europa e circa 3500 in Italia, e il trend non accenna a diminuire soprattutto in alcuni gruppi ad alto rischio sessuale.”. 
 
“Oggi l’aumento delle infezioni sessualmente trasmesse ci preoccupa non solo per le ripercussioni che queste hanno sul benessere del singolo individuo, sulla collettività e sui costi sociali che concentrano” precisa il Dr. Massimo Giuliani, dell’Istituto Dermatologico San Gallicano, ma anche perché questo aumento è la spia di un abbassamento della guardia e della percezione del rischio soprattutto a in alcune fasce più vulnerabili della popolazione.  Oggi sappiamo che tutto questo sta sostenendo soprattutto la circolazione dell’infezione da HIV, che viene facilitata largamente dalle MST. In fatti, siccome i guai non vengono mai da soli, i portatori di una MST hanno un rischio aumentato tra le 2 e le 5 volte di contrarre a breve anche un’infezione da HIV”.  
 
“Ecco perché oggi la lotta all’infezione da HIV passa attraverso la lotta alla diffusione delle MST. Una lotta che va fatta aumentando la consapevolezza del rischio infettivo del comportamento sessuale, allargando tra i giovani l’uso routinario del preservativo”, continua il Dr. Giuliani, “ma anche migliorando l’accesso alle strutture cliniche delle persone che sospettano un’infezione o un rischio e andando loro incontro mediante tecniche rapide di diagnosi facilmente eseguibili anche fuori dagli ospedali. Oggi si può diagnosticare una sifilide su una goccia di sangue da un dito o fare nello stesso modo un test HIV a casa. Oppure in ospedale si può ricevere un risultato per un’infezione da Clhamydia o di gonorrea in 2 ore su una piccola quantità di urine”.
 
Linfogranuloma da Chlamidia da raro a diffuso in un decennio. Singolare è anche il caso del Linfogranuloma venereo, nome che identifica i particolari sierotipi L1 L2 e L3 di Chlamidia prima confinate in India, Est Asiatico e Sud America e dal 2003 progressivamente in aumento anche in Europa prima nella comunità più a rischio di maschi omosessuali e poi anche tra gli etero. La diffusione è partita da pochi casi identificati nei Paesi Bassi e poi passati al Regno Unito e poi nel resto di Europa. Un contagio che va a braccetto con un picco di infezioni di Epatite C perché si è ipotizzato che le lesioni della mucosa rettale favoriscano anche da diffusione del virus HCV e di quelle da HIV a causa di un cluster di popolazione che adotta comportamenti ad alto rischio. Non a caso la maggior parte dei pazienti riferisce di aver avuto rapporti non protetti con partner anonimi.
 
Sino a pochi anni fa si trattava di una patologia rara mentre di recente l’ESSTI European Surveillance of Sexually Transmitted Infections l’ha definita una ‘vera e propria epidemia’. I casi di cervicite da Chlamydia trachomatis hanno mostrato una modica riduzione fino al 2000 e un successivo incremento, raggiungendo il picco massimo nel 2011, con un aumento più che doppio dei casi rispetto a quelli segnalati nel 2000.
 
Fonte: Ufficio stampa 56° Congresso nazionale Adoi

DOSAGGIO QUANTITATIVO DELLA CALPROTECTINA FECALE. Cosa é?

Presso il Laboratorio Analisi  si esegue il DOSAGGIO QUANTITATIVO DELLA CALPROTECTINA FECALE. L’esame è condotto su un campione di feci e offre indicazioni su un eventuale processo infiammatorio cronico o acuto in atto nel tratto gastro-intestinale. 
Chiedi consiglio al tuo medico o chiama il nostro centro!

Dolore al rene destro

Sicuramente, il dolore nella parte superiore del rene è uno dei disturbi più frequenti e colpisce moltissime persone, sia uomini che di sesso femminile.
Il trauma può assumere varie nature e quindi essere acuto, qualora sorgesse all’improvviso, come nel caso dei calcoli, oppure cronico, ovvero in grado di persistere nel tempo. Il più delle volte, il dolore al rene viene confuso con il mal di schiena, per il semplice fatto che si manifesta con fitte dolore verso il fianco destro. Si tratta di una sofferenza intensa e costante, che spesso si estende fino al basso ventre, provocando vari disagi anche per quel che riguarda la parte motoria.

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le 10 regole andrologiche che tutti i genitori dovrebbero seguire per la salvaguardia e tutela della salute dei loro figli maschi.

La salute sessuale e riproduttiva è un bene preziosissimo nella salute di ogni uomo; prevenire e affrontare i problemi di sicuro migliora la qualità della vita di ogni uomo in età fertile.

Problemi come la disfunzione erettile e l’infertilità possono essere curati, quindi una visita dall’Andrologo deve far parte della normalità nella vita di ogni uomo e ragazzo a partire già dall’adolescenza.

La SIA (Società Italiana di Andrologia) e la AIDASS (Associazione Italiana per il Diritto alla Salute Sessuale) hanno indicato le 10 regole andrologiche che tutti i genitori dovrebbero seguire per la salvaguardia e tutela della salute dei loro figli maschi.

1) Fate fare a vostro figlio una visita andrologica all’età di 14 anni e poi regolarmente negli anni successivi.
Incontrare il proprio andrologo è un’esperienza importante per un ragazzo che così conoscerà una nuova figura di medico a cui poter chiedere informazioni corrette sul proprio corpo ed sul proprio apparato genitale.

2)Informatevi e documentatevi sulle principali malattie a trasmissione sessuale e come prevenirle, informatevi sulla fisiologia del sesso, quali i parametri di normalità e quali sono i principali disturbi sessuali maschili e femminili.
Una delle principali barriere della comunicazione sui temi della salute sessuale e riproduttiva è dovuta al fatto che in molti casi i genitori sanno poco su possibili ed eventuali problematiche sessuali.

3) Aprite un dialogo sui temi sessuali con i vostri figli.
Questo atteggiamento farà capire ai ragazzi che è possibile avere dai genitori un ascolto sui propri dubbi o sulle proprie preoccupazioni sessuali e riproduttive.

4) Dall’andrologo con il papà.
Come fanno le mamme che accompagnano le figlie dal loro ginecologo.

5) Insegnare l’importanza della conoscenza del proprio corpo e del proprio apparato genitale.
Ad esempio l’auto palpazione dei testicoli è fondamentale per la prevenzione di un tumore del testicolo così come le donne, per il tumore della mammella, fanno l’auto palpazione del seno.

6) Insegnate l’importanza di una sessualità responsabile sia per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale che delle gravidanze indesiderate.

7) Insegnate ai vostri figli a volersi bene ed ad avere rispetto di loro stessi. Spiegate loro che alcool, droga e fumo sono nemici della sessualità e della fertilità.

8) La fertilità maschile va controllata e protetta non quando si cerca di avere un figlio ma molto prima.
In alcuni casi, quando si cerca di avere un figlio, per un uomo può essere troppo tardi.

9) Niente panico: fate capire a vostro figlio che gli insuccessi sessuali occasionali possono capitare a chiunque e che fanno parte della normalità. Se questi si ripetono, comunque, bene consultare un andrologo.

10) Spiegate a vostro figlio che quando una ragazza in un approccio sessuale dice, in modo deciso, NO vuol dire NO.

Maria Teresa Carrozzo

 

 

 

Fonti:

http://www.prevenzioneandrologica.it/importanza-della-prevenzione.html

http://www.aidass.it/index.php

http://prevenzione.andrologiaitaliana.it/download/depliant.pdf

http://www.medicitalia.it/blog/andrologia/5787-prevenzione-andrologia-10-regole-oro-genitori.html?refresh_ce

Le Donne da sempre al Centro della nostra filosofia!

IL Centro Ortokinesis,  da sempre è particolarmente attento  alla prevenzione e cura della salute psico-fisica della donna. Per tutte le donne, sono stati ideati  programmi di prevenzione e informazione che grazie alla presenza di un team di professionisti costantemente in Centro,  potranno essere supporto ed offrire un intervento mirato e completo per ogni esigenza. 

Influenza 2018: il virus Michigan metterà a letto 5milioni di italiani

Saranno 5 milioni gli italiani costretti a letto quest’anno per l’influenza con un picco nel periodo natalizio. Uno su 10 dovrà fare i conti con infezioni alle vie respiratorie, tosse, mal di gola, febbre, mal di testa e dolori alle articolazioni. Queste le previsioni degli esperti. E mentre attendiamo che l’influenzi arrivi, a mietere vittime sono i virus parainfluenzali. 

 

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Noduli al seno, i sintomi e le possibili cause da non sottovalutare

noduli al seno possono essere provocati da svariate cause, e possono comportare sintomi come gonfio e spessore, sensazione di un grumo con bordi definiti, arrossamento, cambiamenti dell’aspetto del capezzolo, (che ad esempio appare teso verso l’interno), e dolore al seno persistente. Talvolta un nodulo al seno può essere un segno di cancro al seno, ed è per questa ragione che dovreste consultare subito un medico nel caso in cui doveste avvertire la sua presenza.

 

 

Fra le altre possibili cause del nodulo al seno vi sono 

 

    • Cisti al seno

 

    • Fibroadenoma

 

    • Seno fibrocistico

 

    • Lesioni o traumi al seno 

 

    • Papilloma intraduttale: tumore benigno che si può presentare nella mammella 

 

    • Lipoma

 

    • Mastite

 

    • Galattoceli: formazione di una cisti durante l'allattamento 

 

Se il grumo appare fisso al tatto, e se il problema dovesse persistere per delle settimane, o se notate cambiamenti nella pelle, arrossamento o croste, perdite dal capezzolo, non esitate a consultare un medico.

Kinesiterapia: La terapia basata sul movimento.

 

 

 

La kinesiterapia viene praticata nelle riabilitazione di molte patologie compreso ai problemi che si instaurano a seguito di ingessature, applicazioni di tutori, interventi chirurgici e traumi. Aiuta in sostanza a riprendere il normale svolgimento delle attività fisiche tramite una riabilitazione specifica. E’ particolarmente indicata nei casi di necessità di recupero muscolare ed articolare.

In quali casi è necessario un trattamento fisioterapico:

In seguito ad eventi traumatici o quando si instaurano particolari patologie, il corpo umano perde la sua corretta funzionalità e risulta complicato svolgere determinati movimenti e godere appieno delle funzioni stesse. La fisiokinesiterapia agisce per raggiungere la totale riabilitazione della parte interessata, accompagnandola gradualmente verso il recupero  e il ripristino delle attività. Si utilizza questa terapia per curare principalmente traumi di varia entità:

  • fratture;
  • lussazioni;
  • distorsioni;
  • tendiniti;
  • cervicalgie;
  • lombalgie;
  • periartriti e colpi di frusta.

E’ utile per curare malattie delle articolazioni in quanto consente un completo recupero delle attività umane, altrimenti bloccate o limitate.

I benefici della fisiokinesiterapia a domicilio:

Con la kinesiterapia non si agisce solamente sul distretto corporeo interessato e quindi trattato, ma essa arreca benefici non soltanto a tutto l’apparato locomotore ma anche all’apparato respiratorio, favorisce la circolazione sanguigna e il metabolismo. Contribuisce alla prevenzione di patologie ben più gravi, migliorando o curando quelle già presenti. E’ utile per lo scioglimento della tensione muscolare causata dallo stress e può essere praticata senza limiti di età. Recenti studi hanno dimostrato che può essere utile durante la gravidanza, in fase di preparazione al parto e successivamente per restituire il tono muscolare della parte addominale e della zona pelvica. Questa terapia è molto spesso associata a trattamenti di massoterapia, idonei per riattivare la circolazione sanguigna della pelle e dei muscoli, in modo tale da impedire la comparsa di edemi o versamenti.

 

 

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